Loris Clocchiatti, 45 anni, secondo dan, ha conseguito la qualifica di Allenatore di Judo nell’ambito del Corso Nazionale che si è svolto nel Centro Olimpico Fijlkam al Lido di Ostia. Clocchiatti sta svolgendo un ottimo lavoro nel Judo Kuroki, società a cui è approdato da alcuni anni. Con l’acquisizione di questa qualifica sale un altro gradino nella scala tecnica. Gli abbiamo chiesto alcune impressioni su questa esperienza.
Come hai trovato questa esperienza?
“Quello che ho seguito al Centro Olimpico Fijlkam è stato un percorso molto ben strutturato e organizzato dalla costante presenza di Luca Celotto. Dal primo giorno sul tatami Roberta Chyurlia ci ha fatto entrare nel mondo arbitrale con la sua competenza, per guardare il tatami con occhi più attenti, trasmettendoci la giusta dose di sicurezza per affrontare i giorni seguenti. Grazie alla Dott.ssa Pleimes, con le sue raccomandazioni sull’antidoping, e al racconto storico dell’esoerto federale Livio Toschi, abbiamo potuto guardare indietro nel tempo, riflettendo sul paradosso tra ieri e oggi, passando dalla Via dei Samurai al Judo competitivo di chi oggi calca tatami importanti della scena internazionale.”
Che judo hai potuto conoscere?
“Il Maestro Moraci ci ha seguiti per la maggior parte del corso. Poi il Maestro Beltrachini, con il suo carisma ha proposto un percorso che, spaziando a tutto tondo, ti forma e ti apre la mente a 360°. Ciò che mi ha impressionato di più è stata la modalità didattica e la mole incredibile di concetti e informazioni che ci sono state trasmesse. Da tutti questi concetti, si può ricavare una soluzione per tutte le situazioni. Il Judo che ho visto è quello di Jigoro Kano, capace di trasformare il corpo e la mente di cittadini leali e onesti del domani.”
E il rapporto con gli altri corsisti?
“In una settimana trascorsa assieme, si sono creati legami importanti tra diversi di noi. La squadra friulana si è saldata fin da subito: e oltre a lavorare insieme abbiamo imparato a conoscerci e confrontarci per crescere insieme ogni giorno di più, e ringrazio tutta la squadra, Laura e Eros (mio prezioso Uke) e Valentina. Siamo stati una squadra super!”
Tu non sei nato judoisticamente nel Kuroki. Cosa pensi guardandoti indietro?
“Se torno indietro con la mente, mi viene da ricordare la prima volta che sono salito sul tatami in Francia, il mio percorso da ragazzo al Judo Cividale con il Maestro Podrecca, e soprattutto la prospettiva di evoluzione personale che ho maturato con il Maestro Stefanel al Judo Kuroki. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno contribuito in qualsiasi modo ad arricchire questo mio percorso. Finora è stato un viaggio incredibile, al di là di ogni aspettativa. Ma penso che il futuro sarà ancora migliore”
Scrivi un commento